Alla Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, il 15 e 16 giugno 2023 si è svolto il V Convegno di Ingegneria Forense, come parte dell’VIII Convegno su CRolli, Affidabilità Strutturale e Consolidamento (IF CRASC ’23), organizzato dall’Associazione italiana di Ingegneria Forense (AIF) e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università di Bologna (DICAM). Durante l’evento, sono stati richiamati i principali obiettivi che si intendono raggiungere:
- Necessità urgente di una riforma legislativa del D.P.R. 30.05.2002 n.115 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, per una riforma completa delle tariffe giudiziarie (ispirata all’equo compenso e non come semplice rivendicazione corporativa, ma con contenuti significativi).
- Adeguamento immediato delle tariffe.
- Istituzione dell’Albo Nazionale (come previsto dalla riforma Cartabia); qualificazione tecnico-giuridica dei consulenti o periti dell’autorità giudiziaria e dei consulenti tecnici di parte.
- Nuova disciplina per l’assegnazione degli incarichi.
- Uniformità nazionale dei requisiti per l’iscrizione agli albi dei Tribunali, tra cui l’anzianità nella professione, competenze professionali documentate (limitate a pochi settori), e il requisito di ottenere un numero minimo di Crediti Formativi Professionali in Ingegneria Forense ogni anno.
- Liquidazione delle spese generali degli ingegneri e degli architetti, come avviene per gli avvocati.
- Adeguamento dell’orario tariffario a quello professionale.
- Liquidazione delle parcelle (nei procedimenti civili) in base al valore dei beni oggetto di consulenza, senza alcun limite massimo.
Durante la seconda giornata si è tenuta anche una tavola rotonda, coordinata dal professor Trombetti, che ha affrontato diverse riflessioni sulle varie figure coinvolte nelle consulenze tecniche e nel contenzioso, tra cui professionisti indipendenti, imprese e assicurazioni. Alla tavola rotonda hanno partecipato il dottor Pasquale Liccardo (presidente del Tribunale di Modena), l’ingegnere Sergio Ginocchietti (amministratore unico di G&R Consulting srl e coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto il White Paper Cineas dedicato alla gestione dei danni da calamità naturali e pandemie), l’ingegnere Paolo Reale (presidente dell’Osservatorio Nazionale di Informatica Forense), l’avvocato Daniele Spinelli e l’ingegnere Pier Luigi Vecchia (autori del libro “Il direttore dei lavori – Adempimenti e obblighi tecnico amministrativi nella gestione di ogni singolo appalto”), l’avvocato Guglielmo Borelli (coordinatore dell’Organismo di Mediazione COAl), l’avvocato Carlo Coletta (presidente dell’Associazione tra società di perizie e di servizi assicurativi property & casualty) e l’ingegnere Alfonsina Di Fusco (responsabile comunicazione, attività editoriale edilizia sostenibile e normazione tecnica presso Confindustria Ceramica).
L’intervento che ho avuto modo di presentare nella tavola rotonda è stato di fatto il primo dedicato all’informatica forense nel contesto di IFCRASC. Si è parlato di prova digitale, del differente approccio e modalità operative nella gestione delle informazioni nel formato digitale, per la loro natura invisibile, fragile e intangibile, e conseguentemente della necessità ed importanza del corretto riconoscimento professionale di queste competenze, sempre più richieste nelle investigazioni e nelle perizie tecniche.
La perizia informatica, infatti, oggi è sostanzialmente presente sia per l’investigazione sui dispositivi digitali, ma anche come supporto per tutte le altre discipline forensi, sotto forma di strumenti software ormai indispensabili.